Sì e deriva proprio dalla sua etimologia.
I Greci usavano il termine krisis per dire “scelta” e krino per dire “distinguere”, “valutare”, “discernere”.
Entrambe le parole portano con sè un’accezione legata alla fatica, allo sforzo, alla scomposizione dei paradigmi, al cambiamento, alla rottura.
La SCELTA
Quando si #sceglie automaticamente si #rinuncia. E molto spesso si è portati a decidere senza conoscere perfettamente i risvolti di una strada rispetto all’altra. Questo processo genera tensione, che però allo stesso tempo ci aiuta a compiere quel balzo verso l’ignoto o il poco conosciuto, ma che spesso rappresenta una nostra evoluzione.
Senza la scelta non si cresce. Senza crisi non si cresce
La RIFLESSIONE
Tutte le crisi ci richiedono un periodo di rallentamento per rifelettere, pensare, valutare. Guardiamo al passato per cogliere gli aspetti positivi e negativi e fare tesoro di entrambi, in egual misura. Guardiamo i tasselli scomposti e cerchiamo di ristabilire ordine.
Si parte dalla rottura per ripartire.
La crisi quindi è quella rottura che ci permette di RI-CREARE qualcosa di nuovo.
Da quello che c’è, aggiungendo del NOSTRO.
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